Voltaire, uno dei più grandi intellettuali dell’Ottocento, filosofo e scrittore, tra i massimi esponenti dell’Illuminismo, tra un versetto satirico e l’altro, amava trascorrere il suo tempo giocando a faro e biribi, un antenato della roulette nel quale il giocatore doveva indovinare quale delle trentasei palline numerate il croupier avrebbe estratto da un sacchetto di pelle.

Di ritorno in Francia verso la fine del 1728 da un esilio in Inghilterra, Voltaire si incontrò con un amico di lunga data, Charles Marie de la Condamine, matematico con uno spiccato senso dell’avventura (in seguito il primo europeo a condurre una spedizione scientifica lungo il Rio delle Amazzoni).

Entrambi pressati finanziariamente e non particolarmente inclini al lavoro pesante,  riuscirono astutamente a fiutare un’occasione dalla quale trarre enormi profitti.

Il 19 Ottobre del 1728, il ministro delle finanze di Luigi XV, Le Pelletier Desforts, emanò un decreto reale che tracciava le linee generali di una nuova lotteria ideata per incentivare l’interesse nell’acquisto delle obbligazioni municipali parigine. Secondo le direttive della lotteria reale, solo i possessori delle obbligazioni municipali avrebbero potuto acquistare i ticket. A partire dal Gennaio 1729, e nel giorno otto di ogni mese, si sarebbe avuta un’estrazione nella quale i fortunati detentori avrebbero vinto 1.000 franchi ciascuno.

Nonostante il regolamento fosse relativamente chiaro, Desforts approntò delle condizioni approssimative per l’acquisto dei biglietti della lotteria: i proprietari avrebbero potuto acquistarli proporzionalmente alla quantità di titoli detenuti. Perciò, mentre un  possessore di titoli per 100.000 franchi avrebbe dovuto pagare 100 franchi per un biglietto, un possessore di titoli per 1.000 franchi solamente 1 franco. Entrambi i ticket, sia quello da 100 franchi che quello da 1 franco,  avevano le stesse probabilità di vincere ed a prescindere dal valore, avrebbero fatto guadagnare al proprietario comunque 1.000 franchi.

Studiando la meccanica della lotteria, Voltaire e La Condamine conclusero che se fossero riusciti ad inondare le estrazioni con biglietti da 1 franco avrebbero, secondo le leggi della probabilità, realizzato enormi profitti.

I due amici quindi organizzarono un team di obbligazionisti. Nell’estrazione di Febbraio, La Condamine incassò tredici biglietti vincenti per un totale di 13.000 franchi. Nei mesi successivi, fu il team di Voltaire a dominare la lotteria ed in Ottobre, su 1.040.000 franchi distribuiti in vincite incassarono la bellezza di 1.004.000 franchi. Mica male!

Dato che le vincite di Voltaire continuarono imperterrite, il ministro Desforts, contrariato dal fatto che la sua lotteria stava arricchendo lo scaltro filosofo, decise di contenerlo promulgando un decreto restrittivo sull’acquisto dei biglietti low-cost. Purtroppo per il ministro, i due soci continuarono a vincere. Il povero ministro si rifiutò allora di pagare Voltaire il quale replicò che nulla di illegale era stato fatto e che la colpa era da imputare unicamente nello scarso acume matematico del ministro. Sebbene riluttante, Desforts liquidò Voltaire e la sua cricca.

La lotteria terminò nel Giugno del 1730 e Voltaire e La Condamine, con una vincita complessiva attorno al milione di franchi, vissero felici e contenti per il resto della loro vita 🙂

Marcello Cascone
Marcello Cascone
Ideatore e responsabile della Gaming School Torino. Curioso ed appassionato osservatore dello scintillante mondo delle case da gioco; mi piace scrivere contenuti su personaggi, persone, storie a 360° appartenenti a questo fantastico mondo.