Bravi, ce l’avete fatta! Vi siete dimostrati sempre disponibili nei confronti dell’azienda e dei colleghi, avete macinato doppi turni a iosa sacrificando affetti ed amicizie, siete diventati davvero competenti e finalmente arriva lei… la fatidica promozione.
Soddisfatti? Sicuramente! Dormirete sonni (si fa per dire) più tranquilli adesso? Non pensateci minimamente!
Se ieri eravate dei croupier supercool oggi invece siete dei supervisor superdummy! E’ bene sin da subito iniziare a rendersi conto che essere degli ottimi ispettori è totalmente diverso da essere degli ottimi croupier. Una cosa è fare bene il proprio lavoro, un’altra a farlo fare bene agli altri. E non sempre risulta facile. Richiede una grande combinazione di capacità e comprensione.
Complicazioni collegate alla promozione
Inevitabilmente l’avanzamento di posizione porta con sé dei cambiamenti, che se non gestiti adeguatamente porteranno a delle complicazioni. Eccole:
Chi prima lavorava con voi adesso lavora per voi
Il rapporto con i vostri colleghi cambierà. Sappiatelo! Non tutti ne saranno felici!
Chi puntava alla promozione e ne è rimasto escluso inizierà a guardarvi diversamente, vi testerà, nella speranza che falliate. Chi reputa invece che non ve la meritiate aspetterà la conferma che il ruolo non vi si addice.
E ci sarà chi attenderà di capire come meglio comportarsi con voi. Ci si potrà fidare di voi? Che farete? Continuerete a condividere il cibo nello staff room? E ad uscire assieme per un drink post turno? A scherzare assieme?
Se la nuova posizione vi da l’autorità di assumere decisioni sui compiti e sulle possibilità di crescita dei vostri colleghi molti inizieranno a prendere le distanze e diventeranno esitanti nel condividere ogni confidenza con voi.
Chi prima era un vostro superiore adesso è come voi
Le regole sono cambiate: se prima riferivate a loro, ora vi consultate con loro. Se prima chiedevate indicazioni, ora vi scambiate informazioni e ne discutete reciprocamente.
Potrebbero sentirsi minacciati! Voi siete cresciuti e loro sono rimasti fermi al palo e forse potreste addirittura superarli!
Potrebbero testarvi per vedere se siete in grado di gestire la situazione e se avete il diritto ad essere al loro livello. E voi potreste sentirvi a disagio e sulla difensiva sino a quando non abbiate dato prova delle vostre competenze.
Ed ora? Come mi comporto?
Prima di settarvi e di sentirvi a vostro agio nella vostra nuova posizione di ispettore potrebbe volerci un po’ di tempo.
Ecco alcuni consigli su come gestire al meglio questo periodo di transizione:
Affrontate la realtà da subito!
Le vostre relazioni nel pit non saranno esattamente più come prima. Dal momento che siete diventati un superiore dei vostri ex colleghi, con l’autorità di poter determinare il loro futuro, aspettatevi di essere trattati diversamente. Anche il vostro modo di agire dovrà cambiare.
Sarà importante provare imparzialità per non essere tacciati di favoritismo ed al contempo evitare di strafare, come risposta a gelosie o risentimenti, per dimostrare che la promozione non vi ha esaltato e che continuate ancora a far parte del team.
Dolenti o nolenti dovrete affrontare la realtà della situazione. Non farete più parte del gruppo a cui appartenevate e dovrete sicuramente sacrificare parte della confidenza cui godevate prima, almeno nelle ore lavorative.
Professionalità prima di tutto!
Disciplinare, assumere decisioni impopolari, valutare performance, comporterà all’inizio grande fatica, disagio e risentimento, soprattutto da parte di chi era in corsa con voi per la promozione.
E’ importante perciò mantenere la giusta attitudine professionale, per chiarire che la ragione dietro ogni decisione che potrebbe essere obiettata è parte strutturale del vostro lavoro. Niente di personale!
Impostate il vostro atteggiamento!
I vostri colleghi attenderanno di vedere se qualcosa cambierà nel vostro atteggiamento. Si comporterà da presuntuoso? Da meschino? Dimenticherà di essere stato anche lui un croupier? Snobberà chi lo ha aiutato?
Onde evitare di apparire imbarazzati o mortificati nelle vostre decisioni nei confronti dei vostri colleghi semplicemente focalizzatevi sul lavoro.
Prima riuscirete a gestire la vostra nuova posizione lavorativa, prima il gruppo vi accetterà. E prima vi lascerete alle spalle il vecchio ruolo prima anche i vostri colleghi lo faranno.