Perché la Basic Strategy funziona?

Croupier e Black Jack

In un precedente articolo (Croupier,Casinò e Basic Strategy) ho evidenziato l’importanza della Basic Strategy come strumento per analizzare le competenze, seppur di base, dei giocatori seduti ai nostri tavoli di Blackjack e come la conoscenza di essa sia solo il primo passo verso una comprensione più approfondita di tutte le tecniche che possono essere utilizzate da giocatori professionisti nei confronti delle case da gioco.

È la legge delle probabilità che stabilisce quando stare o chiedere carta, quando raddoppiare o splittare. I matematici, tramite l’ausilio di computer, hanno combinato ogni possibile mano  contro ogni possibile carta del banco.

Qualsiasi decisione di gioco basata unicamente sulle sensazioni sarà destinata a perdere nel lungo periodo. Per ogni singola giocata vi è un’unica decisione, e tale decisione è basata rigidamente sulla matematica.

Quindi, a meno che voi non abbiate competenze approfondite in campo matematico e strumenti idonei per elaborare dati dovrete accettare la Basic Strategy come dato di fatto.

A seconda delle regole e del numero di mazzi utilizzati, la Basic Strategy riduce il vantaggio della casa di non più dello 0.50% in favore del giocatore e sebbene questa riduzione sia significativa, i giocatori, per trarre beneficio ed avere una percentuale a loro vantaggio sono obbligati comunque ad utilizzare una tecnica di conteggio carte e ad associare una Basic Strategy conforme.

Ma perché la Basic Strategy funziona?

In un mazzo di 52 carte vi sono 16 carte con un valore nominale pari a dieci : quattro dieci, quattro jack, quattro regine e quattro re. (Per semplificare, quando mi  riferirò ad una carta come “dieci” o “X”, sarà sottinteso ogni 10, jack, regina o re). Ogni altra denominazione ha solo quattro carte, una per ogni seme.

La possibilità di pescare quindi, dal mazzo, un dieci sarà quattro volte maggiore di pescare, diciamo un due. Per questo, quando la carta del banco è alta – 7,8,9,X, o A – il banco ha maggiori possibilità di terminare con un punto più forte di quando invece ne ha una bassa – 2,3,4,5, o 6.

Così, se la carta del banco è 7,8,9,X, o A, ed  il giocatore ha una mano con un punteggio tra il 12 ed il 16 (stiff)  è consigliabile chiamare carta. Quando la mano del banco indica forza non bisogna stare con una mano debole. Anche se chiedendo carta con uno stiff si avranno maggiori possibilità di sballare, nel lungo periodo si perderanno più soldi se si deciderà di stare con mani deboli quando il croupier dimostrerà di essere più forte.

Al contrario, se la carta del banco e 2,3,4,5, o 6, ed il punteggio è uno stiff, si dovrà stare. Dato che il banco dovrà per forza chiedere altre carte, e dato che gli stiff sballano, in percentuale, la stragrande maggioranza delle volte, chiedere carta sulla propria mano non è la decisione corretta.

Analogamente, se la carta del banco indica che potrebbe avere uno stiff, è favorevole raddoppiare o splittare coppie, e di conseguenza guadagnare più soldi quando il croupier ha buone possibilità di sballare. Ovviamente quando il banco avrà una buona carta di partenza raddoppi o split saranno meno frequenti.

Questa è la logica alla base del Bj.

Tra due settimane vedremo come esercitarci con la Basic Strategy. A meno che non la conosciate già 🙂

 

Marcello Cascone
Marcello Cascone
Ideatore e responsabile della Gaming School Torino. Curioso ed appassionato osservatore dello scintillante mondo delle case da gioco; mi piace scrivere contenuti su personaggi, persone, storie a 360° appartenenti a questo fantastico mondo.