Intervista a Erika Cavallotti: Pit Boss al Casinò Dragonara

Intervista a Erika, pitboss al casinò Dragonara di Malta

Buongiorno Erika! Puoi presentarti ai nostri lettori?.

Buongiorno! Mi chiamo Erika, ho 29 anni, abito a Malta e lavoro al casinò Dragonara.  Sono sposata ed ho una bellissima bambina di 13 anni. I miei passatempi sono i film e la musica.

Cosa ti ha portato a scegliere la carriera all’interno di un casinò?

Il gioco e l’ambiente casinò mi hanno sempre affascinata sin da bambina.  Ho sempre pensato ai casinò come luoghi di lusso e di fascino ed ogni qualvolta mi capitava di vedere film con croupier al lavoro ad un tavolo da gioco rimanevo molto incuriosita.  Quindi,  non appena ho avuto l’opportunità di poterci lavorare l’ho colta al volo!

In quali casinò hai lavorato, dove stai lavorando attualmente e da quanto tempo?

Iniziai la mia carriera proprio al casinò Dragonara 11 anni fa e non ho mai pensato di cambiare né casinò né tanto meno mestiere 🙂

Come si diventa Pit Boss e mediamente quanto tempo si impiega a diventarlo?

A grandi linee i livelli di carriera dentro una sala gioco tradizionale sono Croupier, Ispettore, Pit Boss e Direttore. Per diventare Pit Boss occorre maturare ampia esperienza sia come Croupier che come Ispettore. Serve una grande conoscenza dei giochi, delle procedure interne e della legislazione in vigore all’interno di quella nazione.  Mediamente si impiega 10 anni per raggiungere la qualifica. Quest’arco di tempo può variare da un casinò all’altro, dalle capacità individuali o se si lavora in casinò su navi da crociera o in casinò su terraferma.

Casino Dragonara

Il promontorio della baia di St. George’s su cui si affaccia il casinò Dragonara.

Quali sono le tue funzioni in qualità di Pit Boss?

Le mie funzioni durante il turno sono quelle di sorvegliare tutti i tavoli da gioco situati dentro la sala gioco, decidere quali tavoli aprire e quando, attribuire croupier ed ispettori agli appositi tavoli da gioco, assicurarsi della qualità del servizio erogato ai clienti e controllare che ai tavoli da gioco tutto si svolga regolarmente e secondo le procedure interne per tutelare sia il personale che i giocatori.

Quali sono i requisiti richiesti per poter diventare Pit Boss?

Come detto prima serve un’ampia conoscenza dei giochi praticati, un’ottima abilità nel calcolare i pagamenti nei vari tavoli, un buon rapporto con lo staff ed eccellenti abilità in customer care, oltre ad essere in grado di lavorare sotto pressione.

Quali sono le principali difficoltà che hai incontrato inizialmente nella tua attuale posizione?

La principale difficoltà all’inizio della mia esperienza è stata la gestione della sala gioco in se’.  Dopo 8 anni di lavoro ai tavoli come croupier e successivamente ispettrice, mi sono ritrovata a svolgere un ruolo completamente diverso da quello fatto fino ad allora.  Quindi, finche’ non imparai bene tutte le funzioni che la posizione richiedeva ho avuto momenti di difficoltà.

I tuoi rapporti con i colleghi sono cambiati dopo la promozione?

Penso che in qualsiasi ambito lavorativo una promozione porti inevitabilmente a dei cambiamenti nei rapporti con i colleghi.  Anche se ci tengo molto nel mantenere un buon rapporto con tutto il personale, quando si devono assumere decisioni con le quali lo staff è in disaccordo o quando si deve richiamare un membro del personale per un errore fatto o un comportamento sbagliato si comincia a notare un piccolo distacco da parte di alcune persone.  Questo cambiamento, ho notato, non è stato immediato, bensì graduale nel tempo.

Casino Dragonara Gaming Floor

La sala giochi tradizionale del Casinò Dragonara

Reputi che in questa professione essere donna sia un incentivo?

Data la mia esperienza professionale posso garantire che fare carriera all’interno di un casinò dipenda maggiormente dall’avere un carattere forte, essere incisivi, saper far valere il proprio punto di vista ed essere socievoli e mai permalosi.  Ho avuto la fortuna di avere come superiori sia uomini che donne, i quali mi hanno insegnato e trasmesso molte delle cose che so e non ho mai percepito nessuna differenza tra sessi.

Ti piace il mestiere che fai? Perché?

Si! Il mio lavoro mi piace! E secondo me perché è molto impegnativo e interessante. Ci si ritrova a dover gestire situazioni difficili e il più delle volte a lavorare sotto stress.  Anche se magari per qualcuno potrebbero sembrare aspetti negativi, a me invece stimolano perché mi insegnano ogni giorno a come controllare e gestire le mie emozioni ed i miei impulsi ed a trarre sempre degli insegnamenti. Inoltre ho sempre amato lavorare a contatto con la clientela. Ed in un casinò ogni giorno si incontra gente sempre nuova.

Quali sono gli aspetti negativi della tua professione?

Un aspetto negativo della mia professione è che a volte lo stress accumulato dai giocatori per via delle perdite subite porta a dei comportamenti un po’ bruschi.  Di conseguenza, ogni tanto, l’atmosfera dentro la sala gioco può diventare incandescente.

Lavorando su turni, come organizzi la tua giornata?

A molte persone l’idea di lavorare di notte può sembrare strana. In realtà, personalmente, preferisco avere turni notturni, in quanto mi permettono di avere la giornata completamente libera.  Mi riposo di mattina mentre mia figlia è a scuola ed ho il resto del pomeriggio per fare la casalinga, la mamma e la moglie 🙂  Quando lavoro su turni mattutini o pomeridiani organizzo la mia giornata come una persona diciamo “normale”, con un lavoro d’ufficio.

Quali sono i consigli che ti senti di dare a chi decide di intraprendere un percorso professionale all’interno di un casinò?

Lavorare e fare carriera in una casa da gioco  non richiede nessun tipo di diploma o titolo di studio particolare. Ciò non vuol dire che sia un lavoro facile o adatto a tutti.  Per diventare un buon croupier e aspirare ad una carriera gratificante, occorre essere molto socievoli, umili, affidabili, determinati, tosti e volenterosi nell’apprendere sia la parte tecnica del lavoro che quella teorica.  Come in molte altre professioni ci vuole passione per eccellere. Detto questo, io la considero una professione molto coinvolgente e divertente, che permette di avere una fantastica carriera e di incontrare molta gente interessante.

 

Grazie Erika per il tuo contributo! E voi che ne pensate? Siete già Pit Boss? State per diventarlo? Se avete domande, curiosità o altro da aggiungere sulla figura del Pit Boss postatele pure qui sotto. Le vostre osservazioni possono essere d’aiuto a qualcuno dei vostri colleghi.

Marcello Cascone
Marcello Cascone
Ideatore e responsabile della Gaming School Torino. Curioso ed appassionato osservatore dello scintillante mondo delle case da gioco; mi piace scrivere contenuti su personaggi, persone, storie a 360° appartenenti a questo fantastico mondo.